stdClass Object
(
[id] => 15656
[title] => L’economia della piccolezza
[alias] => l-economia-della-piccolezza
[introtext] => Profezia è storia/29 - Nella sconfitta, quando una storia finisce, si scoprono verità e forza di Dio
di Luigino Bruni
Pubblicato su Avvenire il 22/12/2019
"Perché hai portato via i miei figli, perché li hai fatti uccidere a fil di spada e li hai lasciati alla mercé dei nemici? E allora il Dio supremo fu mosso a compassione e disse: «Per te Rachele, per te ricondurrò i figli d’Israele alla loro terra»"
Louis Ginzberg, Le leggende degli ebrei
Siamo giunti alla fine del commento dei Libri dei Re, con la distruzione di Gerusalemme e con l’esilio. Ma anche dentro l’esilio può nascondersi una paradossale <oikonomia>
«Il settimo giorno del quinto mese – era l’anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia – Nabuzaradàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme. Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme; diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili. Tutto l’esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì le mura intorno a Gerusalemme. Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò il resto del popolo che era rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della moltitudine» (2 Re 25,8-11). Con la fine della storia di Gerusalemme, occupata, distrutta, data alle fiamme e con parte del popolo deportato in Babilonia, termina anche il nostro commento al Secondo Libro dei Re. E si conclude anche quella storia che era partita nella Genesi, nel caos informe, vivificato e ordinato dallo Spirito. Lì fa la comparsa l’Adam, il centro di quella creazione che culmina nello shabbat, nell’atto/non-atto con cui Elohim, nel settimo giorno, "smette" (shabbat) e si separa dalla sua creazione. Uno smettere e un separarsi che sono anche l’inizio della storia, cioè di quell’intreccio di vita e di morte, di virtù e di peccato, di parole di Dio e parole di uomini e donne, di cui è composta la Bibbia. Lo shabbat (non l’uomo) è il culmine della creazione, ed è anche il suo destino e il suo eskaton. La creazione termina con lo shabbat a dirci che la storia terminerà quando tutto sarà shabbat, quando la stessa legge varrà per tutti gli uomini e donne senza più le distinzioni dei molti status degli altri sei giorni, e quando la fraternità umana abbraccerà la terra e il cosmo. Non troveremo un rapporto possibile e capace di futuro con il creato se non daremo vita a una nuova cultura dello shabbat, senza imparare di nuovo a "smettere".
[fulltext] =>
Continua la lettura su Avvenire.
Solo per Edc-online una video sintesi di Luigino Bruni dell'articolo:
{vimeo}380957666 {/vimeo}
[checked_out] => 0
[checked_out_time] => 0000-00-00 00:00:00
[catid] => 901
[created] => 2019-12-22 05:48:46
[created_by] => 64
[created_by_alias] => Luigino Bruni
[state] => 1
[modified] => 2020-08-10 04:40:22
[modified_by] => 609
[modified_by_name] => Super User
[publish_up] => 2019-12-22 05:48:46
[publish_down] => 0000-00-00 00:00:00
[images] =>
[urls] =>
[attribs] => {"article_layout":"","show_title":"","link_titles":"","show_tags":"","show_intro":"","info_block_position":"","info_block_show_title":"","show_category":"","link_category":"","show_parent_category":"","link_parent_category":"","show_associations":"","show_author":"","link_author":"","show_create_date":"","show_modify_date":"","show_publish_date":"","show_item_navigation":"","show_icons":"","show_print_icon":"","show_email_icon":"","show_vote":"","show_hits":"","show_noauth":"","urls_position":"","alternative_readmore":"","article_page_title":"","show_publishing_options":"","show_article_options":"","show_urls_images_backend":"","show_urls_images_frontend":"","helix_ultimate_image":"images\/2018\/10\/31\/Logo_Samuele.jpg","helix_ultimate_article_format":"standard","helix_ultimate_audio":"","helix_ultimate_gallery":"","helix_ultimate_video":"","multicats":"[\"773\"]"}
[metadata] => {"robots":"","author":"","rights":"","xreference":""}
[metakey] =>
[metadesc] =>
[access] => 1
[hits] => 2356
[xreference] =>
[featured] => 0
[language] => it-IT
[on_img_default] =>
[readmore] => 338
[ordering] => 1
[category_title] => IT - Profezia è storia
[category_route] => commenti-biblici/serie-bibliche/it-profezia-e-storia
[category_access] => 1
[category_alias] => it-profezia-e-storia
[published] => 1
[parents_published] => 1
[lft] => 131
[author] => Luigino Bruni
[author_email] => ferrucci.anto@gmail.com
[parent_title] => IT - Serie bibliche
[parent_id] => 773
[parent_route] => commenti-biblici/serie-bibliche
[parent_alias] => serie-bibliche
[rating] => 0
[rating_count] => 0
[alternative_readmore] =>
[layout] =>
[params] => Joomla\Registry\Registry Object
(
[data:protected] => stdClass Object
(
[article_layout] => _:default
[show_title] => 1
[link_titles] => 1
[show_intro] => 1
[info_block_position] => 0
[info_block_show_title] => 1
[show_category] => 1
[link_category] => 1
[show_parent_category] => 1
[link_parent_category] => 1
[show_associations] => 0
[flags] => 1
[show_author] => 0
[link_author] => 0
[show_create_date] => 1
[show_modify_date] => 0
[show_publish_date] => 1
[show_item_navigation] => 1
[show_vote] => 0
[show_readmore] => 0
[show_readmore_title] => 0
[readmore_limit] => 100
[show_tags] => 1
[show_icons] => 1
[show_print_icon] => 1
[show_email_icon] => 1
[show_hits] => 0
[record_hits] => 1
[show_noauth] => 0
[urls_position] => 1
[captcha] =>
[show_publishing_options] => 1
[show_article_options] => 1
[save_history] => 1
[history_limit] => 10
[show_urls_images_frontend] => 0
[show_urls_images_backend] => 1
[targeta] => 0
[targetb] => 0
[targetc] => 0
[float_intro] => left
[float_fulltext] => left
[category_layout] => _:blog
[show_category_heading_title_text] => 0
[show_category_title] => 0
[show_description] => 0
[show_description_image] => 0
[maxLevel] => 0
[show_empty_categories] => 0
[show_no_articles] => 1
[show_subcat_desc] => 0
[show_cat_num_articles] => 0
[show_cat_tags] => 1
[show_base_description] => 1
[maxLevelcat] => -1
[show_empty_categories_cat] => 0
[show_subcat_desc_cat] => 0
[show_cat_num_articles_cat] => 0
[num_leading_articles] => 0
[num_intro_articles] => 14
[num_columns] => 2
[num_links] => 0
[multi_column_order] => 1
[show_subcategory_content] => -1
[show_pagination_limit] => 1
[filter_field] => hide
[show_headings] => 1
[list_show_date] => 0
[date_format] =>
[list_show_hits] => 1
[list_show_author] => 1
[list_show_votes] => 0
[list_show_ratings] => 0
[orderby_pri] => none
[orderby_sec] => rdate
[order_date] => published
[show_pagination] => 2
[show_pagination_results] => 1
[show_featured] => show
[show_feed_link] => 1
[feed_summary] => 0
[feed_show_readmore] => 0
[sef_advanced] => 1
[sef_ids] => 1
[custom_fields_enable] => 1
[show_page_heading] => 0
[layout_type] => blog
[menu_text] => 1
[menu_show] => 1
[secure] => 0
[helixultimatemenulayout] => {"width":600,"menualign":"right","megamenu":0,"showtitle":1,"faicon":"","customclass":"","dropdown":"right","badge":"","badge_position":"","badge_bg_color":"","badge_text_color":"","layout":[]}
[helixultimate_enable_page_title] => 1
[helixultimate_page_title_alt] => Profezia è storia
[helixultimate_page_subtitle] => Commenti Biblici
[helixultimate_page_title_heading] => h2
[page_title] => Profezia è storia
[page_description] =>
[page_rights] =>
[robots] =>
[access-view] => 1
)
[initialized:protected] => 1
[separator] => .
)
[displayDate] => 2019-12-22 05:48:46
[tags] => Joomla\CMS\Helper\TagsHelper Object
(
[tagsChanged:protected] =>
[replaceTags:protected] =>
[typeAlias] =>
[itemTags] => Array
(
)
)
[slug] => 15656:l-economia-della-piccolezza
[parent_slug] => 773:serie-bibliche
[catslug] => 901:it-profezia-e-storia
[event] => stdClass Object
(
[afterDisplayTitle] =>
[beforeDisplayContent] =>
[afterDisplayContent] =>
)
[text] => Profezia è storia/29 - Nella sconfitta, quando una storia finisce, si scoprono verità e forza di Dio
di Luigino Bruni
Pubblicato su Avvenire il 22/12/2019
"Perché hai portato via i miei figli, perché li hai fatti uccidere a fil di spada e li hai lasciati alla mercé dei nemici? E allora il Dio supremo fu mosso a compassione e disse: «Per te Rachele, per te ricondurrò i figli d’Israele alla loro terra»"
Louis Ginzberg, Le leggende degli ebrei
Siamo giunti alla fine del commento dei Libri dei Re, con la distruzione di Gerusalemme e con l’esilio. Ma anche dentro l’esilio può nascondersi una paradossale <oikonomia>
«Il settimo giorno del quinto mese – era l’anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia – Nabuzaradàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme. Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme; diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili. Tutto l’esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì le mura intorno a Gerusalemme. Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò il resto del popolo che era rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della moltitudine» (2 Re 25,8-11). Con la fine della storia di Gerusalemme, occupata, distrutta, data alle fiamme e con parte del popolo deportato in Babilonia, termina anche il nostro commento al Secondo Libro dei Re. E si conclude anche quella storia che era partita nella Genesi, nel caos informe, vivificato e ordinato dallo Spirito. Lì fa la comparsa l’Adam, il centro di quella creazione che culmina nello shabbat, nell’atto/non-atto con cui Elohim, nel settimo giorno, "smette" (shabbat) e si separa dalla sua creazione. Uno smettere e un separarsi che sono anche l’inizio della storia, cioè di quell’intreccio di vita e di morte, di virtù e di peccato, di parole di Dio e parole di uomini e donne, di cui è composta la Bibbia. Lo shabbat (non l’uomo) è il culmine della creazione, ed è anche il suo destino e il suo eskaton. La creazione termina con lo shabbat a dirci che la storia terminerà quando tutto sarà shabbat, quando la stessa legge varrà per tutti gli uomini e donne senza più le distinzioni dei molti status degli altri sei giorni, e quando la fraternità umana abbraccerà la terra e il cosmo. Non troveremo un rapporto possibile e capace di futuro con il creato se non daremo vita a una nuova cultura dello shabbat, senza imparare di nuovo a "smettere".
[jcfields] => Array
(
)
[type] => intro
[oddeven] => item-odd
)

